martedì 19 novembre 2013

Pillole. 1


Un primo semplice sguardo. Il bello sta nell’occhio di chi guarda.
Un libro non è un libro ma milioni di libri, tanti quanti sono i suoi lettori, un’opera d’arte è percepita da ogni utente in modo diverso, così ogni messaggio è accolto come un seme piantato su un determinato terreno piuttosto che su un altro. Il frutto sarà lo stesso ma i colori, i sapori, il destino, saranno diversi per ognuno di noi, saranno il risultato della nostra essenza, della nostra cultura, delle nostre capacità, del nostro ambiente, dei nostri obiettivi e della nostra volontà, intesa come comprensione, auto-accettazione e sforzo di superazione.
L’unica condizione richiesta perché il seme possa sbocciare, nella sua personalissima e irripetibile forma, è concedersi la preparazione, la semina e la raccolta adeguate a questa coltivazione, secondo natura, e con gli utensili qui forniti, dopodiché ognuno potrà decidere cosa fare del frutto del suo lavoro, o della sua lettura.
Come ogni testo è un pre-testo, fatto di ciò che è detto e di ciò che non è detto, della vita di chi lo scrive, di chi lo dice e di chi lo legge, così il Metodo che proponiamo è un cammino indicato, una direzione suggerita per la comprensione e arricchimento di ciascuno, offerta senza eliminare altri percorsi a priori, dogmatizzarne una lettura, forzarne un risultato o eleggerne un fruitore privilegiato. Anzi, l’invito aperto a tutti, è proprio quello di espandere il più possibile il proprio raggio culturale, spirituale, addirittura atletico, e fare i propri collegamenti, raccogliere più dati possibili e rielaborarli personalmente. Ognuno di noi potrà e dovrà farne ciò che ritiene opportuno, aggiungendo ciò che legge qui (o pratica in sede di seminari) al proprio bagaglio, traendone le proprie conclusioni ed essendo accademia di se stesso”. 



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